ISLAM E NAZIFASCISMO
Un’alleanza che avrebbe potuto modificare l’assetto mediorientale
Autore: Alberto Rosselli
Codice: 902068
La storia degli intensi e complessi rapporti che, tra il 1933 e il 1945, intercorsero tra il Gran Muftì di Gerusalemme, Muhammad Amin al-Husayni, capo spirituale dei mussulmani palestinesi, i movimenti panislamici, panarabi e nazionalisti, sorti negli anni Trenta in Africa Settentrionale (Marocco, Algeria, Tunisia e Egitto) e in Medio Oriente (Palestina e Mesopotania), e la Germania nazista e l’Italia fascista, rappresenta una delle vicende a sfondo diplomatico, politico-religioso e ideologico più interessanti e meno note di quegli anni.
I motivi che spinsero la più venerata, discussa e chiacchierata, personalità religiosa del Medio Oriente e i movimenti nazionalisti mediorientali ad unire i propri destini a quelli del dittatore tedesco e – eppure con modalità e risultati diversi rispetto a quelli di Mussolini – suscitano infatti un’indubbia curiosità, aprendo le porte ad un dibattito che, nell’attuale contesto geopolitico internazionale, caratterizzato dalla recrudescenza dell’estremismo islamico antisionista e antioccidentale, assume una valenza ancora maggiore e specifica, fornendo utili elementi di studio e valutazione.
ITALIANO
alcune foto in bianco e nero
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